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Chi è Alessandro Amato

Alessandro Amato, pianista e compositore molfettese, ha conseguito i diplomi in Composizione e Pianoforte entrambi con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari, e una Laurea specialistica con lode in “Discipline musicali” con indirizzo interpretativo - compositivo. Ha svolto l’intero iter di studi compositivi sotto la valida guida del M° Andrea Marena, mentre sotto la guida del M° Vito Reibaldi ha portato a compimento il diploma di pianoforte.

Ha svolto intensa attività concertistica sia in qualità di solista che in formazione di Musica da Camera vocale e strumentale ad organico vario, eseguendo repertori dal genere classico a quello Novecentesco e contemporaneo. In occasione di concerti vocali si è esibito nelle vesti di pianista accompagnatore di cantanti. Il suo interesse per l’arte vocale lo ha portato a seguire alcuni seminari sulla vocalità tra cui quelli tenuti dal M° S. Woodbury presso l’Ass. Harmonia, coro e orchestra dell’Ateneo Barese e il Seminario di Foniatria Applicata “Educazione e cura della voce artistica” tenuto dal docente prof. Franco Fussi presso il Conservatorio di Musica “A. Casella” di L’Aquila.

È stato premiato in concorsi nazionali e internazionali in formazione di duo e trio. Ha svolto, altresì, attività di direttore d’orchestra e coordinatore artistico di alcune orchestre giovanili dirette da egli stesso nell’anno 2004.

È autore di musica cameristica, sinfonica e lirica.
Nel 2004 ha affiancato il compositore-didatta Remo Vinciguerra nelle vesti di maestro assistente e collaboratore per il corso “Da grande farò il compositore” conclusosi con la pubblicazione del libro “I pentagrammi della Sarro” pezzi facili per lo studio del pianoforte in stile moderno (Florestano Edizioni).

Ha composto musiche di scena (per orchestra sinfonica) per il Teatro Abeliano di Bari per l’opera “Sogno di una notte di mezza estate” di W. Shakespeare (regia di V. Signorile) rappresentata nel marzo 2007; “Il Grinch che rubò il Natale” (regia di A. Tuti) Cerveteri (Rm) dicembre 2007; “Salomè - L’ultima tentazione” (regia di V. Signorile) Bari novembre 2008.

In campo editoriale ha collaborato, tra l’altro, alla pubblicazione di un libro intitolato “Ildebrando Pizzetti e la Lirica vocale da camera” di Maria Panunzio (Edizioni Papageno, 2007) curando l’analisi compositiva delle liriche per canto e pianoforte dello stesso Pizzetti; ha pubblicato alcune composizioni tra cui Implorazione (Edizioni Esarmonia, 2007), una “suite zoologica” intitolata “Five animal portraits” (Florestano Edizioni, 2008), un pezzo dal titolo Visioni (Edizioni Esarmonia), The devil is dancing with the monkey - Fantasia per clarinetto, violoncello e pianoforte (Edizioni Armelin Musica – Padova, 2010), Suite Aphoristique per pianoforte (Edizioni Armelin Musica – Padova, 2014).

Sue composizioni, elaborazioni e trascrizioni di ogni genere, sono state eseguite in rassegne musicali e concerti sia in Italia che all’estero. Nel maggio del 2010, in un concerto dedicato a Messiaen e Schoenberg - con un programma di musiche dei due autori e di compositori contemporanei come, tra gli altri, R. Andreoni, C. Boccadoro (presenti per l’occasione) - viene eseguita in prima assoluta la Fantasia per clarinetto, violoncello e pianoforte The devil is dancing with the monkey presso l’Auditorium della Vallisa di Bari.

Nel maggio 2008 è risultato vincitore del Premio Internazionale di Composizione al 18° Concorso Internazionale di Barletta, mentre nell’ambito del IX Concorso Nazionale di Composizione Pianistica di Savona 2010, riceve una citazione per merito artistico per l’opera pianistica Suite Aphoristique per pianoforte.

Nel 2010 è stato premiato al Concorso Internazionale di Composizione Musica e Cinema “Lavagnino 2010” da una giuria composta principalmente da compositori del calibro di Nicola Piovani, Luis Bacalov, Luigi Giachino, riscuotendo lusinghieri apprezzamenti di pubblico e di critica.
Attualmente vive a Padova dove svolge attività didattica.




THE DEVIL IS DANCING WITH THE MONKEY - Fantasia per clarinetto, violoncello e pianoforte

L’idea generatrice di questa Fantasia scaturisce inizialmente da un insolito desiderio di porre in risalto concetti in netta contrapposizione tra loro. Da qui emerge uno scenario alquanto irriverente, scanzonato nonché caricaturale nel quale prendono forma figure immaginarie cui anche gli strumenti fungono da metafora: il clarinetto in antitesi col violoncello, mentre il pianoforte fa da contorno ad essi interagendo senza mai mettere in luce le sue qualità virtuosistiche.

Il quadro immaginario descrive grottescamente la subordinazione del “semplice” al totalitario, ovvero a colui il quale lusinga, ammalia ricorrendo a qualche espediente allettante come può esserlo (in questo caso) l’invito a una danza, non importa se un po’ “sciatta”, ma col preciso intento di aggregare. Tale danza è la chiave di questo brano, appare trasfigurata e senza pretese, o meglio, non si propone di mettere in evidenza movenze stilisticamente aggraziate ma piuttosto movimento puro, libero, istintivo e soprattutto sregolato. Lo scopo è quello di alienare e assuefare col risultato finale di assoluta sottomissione.

Dal punto di vista tecnico in questa composizione è la triade minore ad offrire il maggiore contributo. Essa, infatti, si trasforma in una sorta di personaggio che, sebbene la sua oggettiva semplicità, si scompone continuamente accavallandosi alle sue innumerevoli trasposizioni che danno origine a campi politonali instabili. Tuttavia la natura risolutiva della triade conduce spesso e inesorabilmente a confermare sprazzi di tonalità. Il tutto è in linea con un linguaggio che risente prevalentemente del retaggio musicale dei primi del Novecento con ascendenza stravinskiana nonché della scuola francese relativa al Gruppo dei Sei.


Alessandro Amato

Five Animal Portraits per pianoforte



"Questa suite di cinque brani pianistici è il frutto di impressioni e suggestioni ricavate dalla visione di alcuni ritratti di animali. Un’immagine o, come in questo caso, un “portrait” è una rappresentazione statica, quindi priva di movimento, che tuttavia può sprigionare, per mezzo di un processo di elaborazione mentale, una miriade di azioni e situazioni disparate. Sulla falsa riga di questa semplice osservazione ho sviluppato alcune idee che, con leggerezza e senza prendermi troppo sul serio, ho tramutato in “azione musicale”, soffermando così la mia attenzione su cinque animali quali il furetto, lo shar pei, il pulcino, il bradipo e il kiwi.
Il mio primo obiettivo è stato quello di evidenziare le peculiarità dinamiche di ciascun personaggio affinché ne condizionassero l’andamento e l’impianto ritmico delle musiche, mentre per il resto ho lasciato libero arbitrio alla mia immaginazione, affidando all’estro l’arduo compito di rappresentare al meglio il breve scenario debitamente descritto e riportato congiuntamente al titolo di ogni brano. Al fine di rendere tale raccolta più fruibile e più diretta ad un pubblico giovanile, ho concepito l’intero lavoro nel pieno rispetto della tradizione tonale avvalendomi, tra l’altro, di procedimenti pentatonici, esatonici nonché di accordi dissonanti con funzione timbrica".

Alessandro Amato


Breve commento del compositore Andrea Marena docente di Composizione presso il Conservatorio "N. Piccinni" di Bari.

"Con piacere colgo l’occasione per salutare con simpatia la pubblicazione di quest’opera pianistica del mio allievo Alessandro Amato. Essa è una sorta di “fantasia zoologica” che, nel descrivere questa serie di animali, affronta con scaltrezza e profondità tutta una serie di problemi compositivi e pianistici, giungendo al risultato di una modernità ricca di comunicativa e di una musicalità spiritosa e umanamente coinvolgente".


Suite Aphoristique (Ed. Armelin - Padova)

www.armelin.it

Suite Aphoristique




The Devil is Dancing with the Monkey
(Ed. Armelin Musica Padova - 2010)

FreeScores.com

Qui potrete scaricare gratuitamente alcuni spartiti per pianoforte.

Poesia

Florestano Edizioni


Visitate le novità editoriali. Qui potrete acquistare lo spartito di "Five Animal Portraits" per pianoforte di A. Amato.

Esarmonia Edizioni



Edizioni Esarmonia

Visitate il sito per scoprire le novità editoriali.
Troverete anche "Visioni" e "Implorazione" per pianoforte!

Myspace Music - Alessandro Amato




Dalla musica all'immagine

Opera realizzata dall'artista Antonella Buttari e ispirata agli animali dei "Five Animal Portraits" di A. Amato. Questo lavoro esprime al meglio lo scenario rappresentato nell'opera musicale, sia attraverso un'accurata scelta di colori accesi sia nell'intento di collocare gli animali tutti insieme in un fantastico luogo surreale, pronti a prender vita per mezzo dei suoni.

Antonella Buttari - Five Animal Portraits

Impressioni su FIVE ANIMAL PORTRAITS scritte da Ignazio Alborè

Nella seguente immagine sono state riportate le impressioni di Ignazio Alborè, scritte in maniera estemporanea, a seguito dell'ascolto dal vivo dei Five Animal Portraits.
Il contenuto di questi pensieri esula dal contesto del mondo che si vuole rappresentare nelle musiche, pertanto potremmo considerare tali versi come una naturale e spontanea interpretazione di un "quadro sonoro".


Implorazione per pianoforte (Edizioni Esarmonia)

Brano pianistico di costruzione contrappuntistica con riferimenti a una modalità rimodernata.

Copertina di "Implorazioni" Ed. Esarmonia

Visioni per pianoforte (Edizioni Esarmonia)

Pezzo pianistico in cui vengono esasperti gli elementi cromatici, tuttavia guardando sempre all'aspetto espressivo della musica che vuole rappresentare un'atmosfera allucinata e carica di tensione.

Lo spartito si apre con dei versi che rievocano il clima violento e visionario del brano musicale:

[...] In quel giorno, di notte accadeva qualcosa di molto strano nelle buie stanze verdi delle strade che percorrevo. Accadeva che nella grandissima piazza… quell’ombra… guardandosi prima attorno… sicura che non arrivasse nessuno, estraesse una bottiglia dal mantello… e iniziasse a bere… fino a ubriacarsi… e bevendo e ridendo esclamasse: «dannato fui nel cercar il compiacimento altrui… E così persi il rispetto di me stesso… e soffocai… non ascoltandola… la mia sete di assoluto e di superiore. Ed or… io son eternamente dannato…» E così dicendo… disparve…

(da Visioni di Ignazio Alborè)

Copertina di "Visioni" Ed. Esarmonia

Sogno di una notte di mezza estate

Sogno di una notte di mezza estate
Locandina dell'opera teatrale "Sogno di una notte di mezza estate" di W. Shakespeare con musiche di scena composte da A. Amato

Pagina tratta dallo spartito di "Sogno di una notte di mezza estate"

SAGGISTICA MUSICALE

Ildebrando Pizzetti e la lirica vocale da camera
(Ed. Papageno)

Breve saggio di Maria Panunzio sulla produzione vocale da camera di I. Pizzetti, con vari riferimenti agli avvenimenti storico-musicali più importanti degli anni in cui visse questo straordinario musicista italiano. Analisi musicale a cura di Alessandro Amato.


"La musica vocale da camera, fino ai primi anni del sec. XX, era considerata una forma d'arte minore e nettamente inferiore al melodramma, tanto che non tutti i grandi operisti vi si dedicavano. Ildebrando Pizzetti, una delle menti più brillanti della Generazione dell'Ottanta, contribuì a rendere questo genere degno di rispetto. Grazie anche alla sua opera, infatti, il rapporto tra musica e poesia divenne via via più profondo, sostenendo la sempre più diffusa tendenza a musicare testi di celebri poeti, quali Petrarca, Carducci, Leopardi, D'Annunzio, Negri.
Ecco alcuni degli aspetti presi in esame in questo breve saggio, che non ha la pretesa di presentarsi come opera esauriente ne' tanto meno di sostituirsi alle sporadiche pubblicazioni sull'argomento esistenti nel panorama nazionale, sebbene alcune di esse siano di vecchia data e non più reperibili nelle librerie.
L'idea di questa pubblicazione nasce dal desiderio di offrire un contributo culturale e un arricchimento di notizie allo studio della lirica vocale da camera di Pizzetti.
Dei dati biografici si è scelto di fornire soltanto indicazioni generiche, preferendo soffermarsi sulle notizie legate alle vicende artistiche e umane più rilevanti.
Il presente lavoro, tra l'altro, è corredato da alcuni esempi musicali atti ad agevolare la comprensione degli aspetti tecnici e formali delle composizioni analizzate.
L'obiettivo di questa breve opera sta nell'incentivare tutti coloro che desiderano conoscere l'universo musicale di Ildebrando Pizzetti, il quale, nella sua eclettica natura di compositore, direttore, scrittore e organizzatore, offre innumerevoli spunti per l'approfondimento di quelle peculiarità che hanno segnato una fase importante nella storia della musica del nostro Paese".


Frontespizio di "Ildebrando Pizzetti e la lirica vocale da camera" (Ed. Papageno)

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Pianoforte da accordare di Vito Mongelli

Una ispirata poesia del poeta e amico Vito Mongelli del quale potrete visitare il Blog (cliccare sul link più in basso ).
Pianoforte da accordare

Pianoforte da accordare!
tasti inutili!
nessuno può suonare più davanti al mare…

L’aria gelida
piega la mia schiena
e scaduto a terra
il mio sguardo frena…e scema.

Sento le campane
che flagellano la notte,
immagino le dolci Fate verdi
sorridere ai poeti…

E le urla di sfida degli artisti,
il fumo dei locali
ingiallire fogli e tele,
immagino le lampade accaldate
salir lungo fianchi provetti
e ingannevoli attrici
giocare agli altari passando per letti
mentre rubano idee
e conficcano crudeli realtà,

sogno ma non dormo
è fisso fronte a me un pianoforte da accordare,
solitario piegato ad ascoltare
in confusione il mare…


Vito Mongelli

La Poesia Pura, Visionaria, Mistica, Profetica di Vito Mongelli

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L'ideologia delle 5 leve di Ignazio Alborè

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Epicentro Molfetta

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Sito di denunce di scempi ambientali

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